Per prima cosa vorrei ringraziare
gli amici ed i lettori che in questi mesi hanno seguito il blog nonostante
l’interruzione dei post di
approfondimento. Gli accessi costanti e numerosi dimostrano che le tesi via via
presentate non hanno perduto di interesse e incontrano sempre nuovi lettori. D’altronde Il Governo Renzi e lo scorrere delle contrastanti
vicissitudini in campo europeo
dell’Italia, seppur dense di attivismo ed operatività non hanno dato adito a veri recuperi di credibilità né a modificazioni strutturali
nei processi finanziari e di mercato o nelle istituzioni di rilievo.
Con
l’eccezione della parentesi Obama, oscurata immediatamente dalla vittoria di
Donald Trump, la qualità dell’azione politica si è ancor più impoverita, quella
imprenditoriale medita facendo seminari e quella sindacale esce dal suo totale
dissesto grazie ai due buoni contratti dei metalmeccanici e degli statali.
Peraltro tutti hanno goduto e godono dei favori di una “stampa cialtrona” finalmente messa a nudo dal suo
stesso maggior portato intellettuale (le riflessioni sul Corriere della
Sera fra lo storico direttore Mieli e il
compianto Umberto Eco .. restano un punto
di riferimento illuminante da tenere sempre vivo quando si leggono i quotidiani
o si seguono alcuni dibattiti televisivi) .
Seguire gli avvenimenti politici è
diventato impossibile, il cittadino è indifeso e si adagia in questa
degenerazione dell’informazione che non alimenta altro che risentimenti e
avversione. Il tutto a favore della spettacolarizzazione delle questioni da cui maturano antipolitica ed astensione e
certo ben lontano dal voler fare verità separando i fatti dalle opinioni.
I messaggi pacati e concreti del Presidente Mattarella cercano di spronare un
contesto sociale che non è riuscito a
modificare e scalfire minimamente il becero egoismo individuale di un personale
politico che pensa solo a perdurare nel suo status, studiando tutti gli stratagemmi possibili per reiterare
la propria presenza nei diversi ambiti elettivi . Ed è quanto emerge
dalla dissennata campagna referendaria che ha visto
la” vera casta” dimenarsi con i denti e con le unghie cercando di protrarre ad libitum i propri egoismi e
interessi, inventando le più disparate deficienze della riforma sottoposta a referendum per mantenere la
Costituzione attuale, da loro stessi votata in ben 6 passaggi parlamentari fra
Camera e Senato con discussione e approvazione di articoli testi e milioni di
emendamenti.
Come è possibile tollerare la negazione di se stessi per tornaconto politico? Non si può sciupare il
bene comune per difendere caparbiamente lo status quo e l’egoismo individuale
che nega alle future generazioni un
cambiamento delle regole che da trenta
anni gli stessi protagonisti politici hanno teorizzato e proposto.
Un amico in Sardegna si preoccupava che le regioni a Statuto speciale non
potranno più dire la loro e su alcune materie possono perdere le loro
prerogative, con la possibile
destinazione di scorie radioattive sul territorio. Con un pizzico di umor mi è
venuto da pensare che le “scorie” ce le abbiamo già e questa può essere
un’occasione per debellarle, così da
utilizzare il prossimo voto per eleggere nelle città e in regione
persone che abbiano a cuore il bene comune e la buona politica e adeguate alla futura normativa
costituzionale.
E’ bene rammentare in proposito che da oltre un ventennio, per
disposizione di legge, il Presidente della Regione (a statuto speciale) partecipa con il rango di Ministro con voto consultivo alle sedute del Consiglio
dei Ministri quando vengono trattate questioni che riguardano la propria
regione e fa parte della delegazione italiana all’Unione europea o in altre
organizzazioni internazionali quando vi sono in gioco interessi rilevanti per
la regione.. Buon voto