Cari amici, questa volta è proprio dura. Molti dicono di
non sapere cosa fare, altri che in quaranta anni non
si erano mai trovati così
spaesati e confusi, tanti scocciati e
delusi e decisi a non andare a votare. Beh la grande astensione non sarebbe una novità, se si pensa alle ultime tornate elettorali e al
risultato dell’ultimo referendum. Questa volta la cosa è un tantino più complicata; dopo la
rottamazione di Renzi gli elettori hanno
l’opportunità di dare una spallata a ciò che resta della vecchia casta che si annida nelle liste e
listerelle generate dal Rosatellum. In realtà ciò che la Ditta di Bersani ha fatto autonomamente, distruggendo il
centrosinistra per punire il PD a gestione Renzi, da un lato manderà a casa i
vecchi peones, dall’altro farà dileguare
tutti quei furbetti che sono riusciti a
farsi inserire localmente, nel gioco maggioritario e plurinominale proporzionale,
all’ombra dei vecchi detentori di voti. In realtà però non
è detto che tutti abbiano fatto bene i conti. Fra gli elettori c’è una gran confusione generata e
strombazzata dai media ed una così
sconfortante qualità dei candidati ad una prima lettura delle liste appena
appese sui cartelli comunali; viene da sentirsi male!. Stamattina mi è capitato
di scorrere i nomi assieme a due giovani
potenziali elettori, che probabilmente nelle ultime votazioni avevano votato PD o
Forza Italia, che di getto trasecolati e basiti hanno esclamato: Boh e come si
farà a votare il 4 marzo?
Invece, cari amici, è proprio il
caso di dire che bisogna andare a votare, e votare bene; non è vero come sostiene “qualcuno” in mala fede che in caso di parità si tornerà a
votare. La sinistra ha voluto
caparbiamente fare il danno, ben sapendo che il centro sinistra avrebbe vinto
le elezioni con qualunque legge elettorale, e chi sbaglia……. Esiste tuttavia ancorché non modificata, la Costituzione con i
suoi Organi e le prerogative del Capo dello Stato Mattarella.
Il PD con le liste collegate
faranno da argine alla Lega ed ai 5 Stelle e nelle ultime settimane potranno
recuperare; i sondaggi sono guide
affidate ai giornalisti che scrivono i quotidiani e partecipano ai talk show
e servono ad immobilizzare chi non
mastica di politica e ad orientare il
popolo inerme. Attenzione però, è vero che c’è tanta scontentezza e delusione
indotta dalla campagna mediatica dei
mesi scorsi, ma a mio parere bisogna confidare nel buon senso degli italiani.
I migranti, i neofascisti, le donne
ammazzate, il debito pubblico, la povertà, il job act, la Fornero, i rimborsi
dei 5 stelle, la terra dei fuochi, i sindacati, gli esclusi dalle liste e chi
più ne ha più ne metta, sono tutti argomenti di attualità, come il mercato in
balia delle multinazionali, il vilipendio delle ONG e dell’un per cento dei detentori del
reddito mondiale; tutte cose che fanno da cassa di risonanza ed utilizzate solo per
enfatizzare e/o far discutere delle varie
promesse più o meno allettanti dei
partiti nei programmi elettorali.
Resta il fatto che bisogna pensare al bene del
Paese e al futuro dei nostri giovani. Tutti invidiano il nostro paese per l’arte , la creatività,
la fantasia e ne hanno ben d’onde, purtroppo i nostri migliori cervelli
lasciano l’Italia, emigrano ed hanno successo sia in Europa che oltre oceano ,
ma noi siamo scontenti e fatichiamo ad uscire dalla crisi, afflitti
come siamo da una malavita diffusa e da un pressapochismo individualista inutile che rode e avvelena. Abbiamo una
sanità eccellente per esempio, fatta di ottime individualità, ma non riusciamo a fare
sistema, manca la cultura diffusa e lo spirito di servizio professionale che la
politica non vede. La pubblica amministrazione non è al servizio dell’utenza e
delle istituzioni, utilizza le sue capacità per cavillare, reprimere,
assillare, mortificare le propensioni e complicare le idee del cittadino. Ruolo della
politica sarebbe quello di avvicinare il cittadino alla collaborazione con le
istituzioni che devono operare ed agire per il bene comune .
Stiamo attenti comunque al voto. Il
rosatellum è una legge elettorale nuova e piena di insidie, fatte per favorire
i capilista e attraverso questi i
fiduciari inseriti nelle liste che nessuno conosce o mai avrebbe
consentito di partecipare a questa competizione elettorale. Non è previsto il voto disgiunto, quindi chi vota un candidato uninominale automaticamente stà votando quegli sconosciuti elencati nella lista e viceversa; se uno mette la croce sul segno
del partito vota il candidato uninominale, ma
Attenzione: non si possono esprimere preferenze sui singoli candidati
della lista proporzionale, in questo caso il voto sarà nullo; come pure è nullo se si traccia un segno sul rettangolo
contenente il nominativo del candidato uninominale e un segno su un rettangolo
contenente il contrassegno di una altra lista cui il candidato non sia
collegato.
Per concludere e per sorridere su queste amenità penso che saranno premiate quelle liste di
opinione che esprimono una chiara
indicazione politica coerente con la nostra realtà istituzionale, all’interno della comunità europea e con rappresentanti competenti ed affidabili in grado di poter
garantire il governo del paese, qualunque sia il risultato del 4 marzo.